Tra pochi giorni, ed esattamente dal 26 settembre prossimo, attraverso l’Istituto di Credito pubblico per la ricostruzione (Kreditanstalt für Wiederaufbau – KfW), i tedeschi potranno accedere a finanziamenti per strutture private di ricarica delle auto elettriche. Nell’autunno del 2020 erano già stati erogati aiuti fino a un massimo di 900 euro per attrezzare le residenze degli automobilisti di prese di ricariche a muro.
Causa la lenta transizione green – vuoi per i costi non proprio alla portata di tutti, vuoi per la bassa diffusione delle stazioni di ricarica e i tempi di rifornimento più lunghi – i tedeschi preferiscono viaggiare ancora su auto a motore termico; il ministero dei Trasporti ha pertanto deciso di intervenire con un nuovo programma di finanziamenti con un fondo di 500 milioni che ha l’obiettivo di promuovere, oltre alle già menzionate colonnine di ricarica, anche pannelli fotovoltaici e accumulatori di corrente.
A chi impiegherà la propria vettura elettrica anche come sistema di carica bidirezionale, userà cioè l’accumulatore della propria auto anche per trasferire la carica in eccedenza nella rete elettrica o per l’alimentazione domestica, sarà riconosciuta la somma di 10.200 euro.
Diversamente, la cifra massima riconosciuta sarà di 9.600 euro.
Nella prospettiva del Governo, entro il 2030, sulle strade dovrebbero circolare 15 milioni di auto elettriche e la disponibilità di un milione di stazioni pubbliche per l’approvvigionamento. A inizio di giugno di quest’anno, l’Agenzia federale delle reti ne contava solamente 92.672 in opera, di cui 17.029 in grado di effettuare la ricarica rapida.
E se il previsto primo traguardo di 50mila in due anni è stato conseguito, restano comunque, nella loro distribuzione, significative differenze geografiche.
E il ritmo di espansione appare insufficiente.
A.P. La redazione di GuidaMotori